La categoria catastale B8 identifica degli edifici particolari e con un uso specifico che non sono più particolarmente presenti sul territorio italiano.
Ma di quali edifici si tratta? Vediamo che cosa indica la categoria catastale B8, quali sono le sue caratteristiche e quali tasse bisogna pagare se si è proprietari di questo tipo di immobile.
Che cos’è la categoria catastale B8
Nella classificazione italiana, gli immobili sono suddivisi in diversi grandi gruppi che individuano le differenti tipologie di fabbricati, per esempio la A corrisponde alle abitazioni e la C ai locali commerciali, ai magazzini e ai laboratori.
Tra le diverse categorie catastali, il gruppo B racchiude vari tipi di immobili tra loro eterogenei, destinati a uso pubblico, come per esempio:
ospizi;
case di cura;
ambulatori;
osservatori;
prigioni;
caserme;
conventi;
biblioteche;
musei;
scuole.
All’interno di questo gruppo, vi è anche la categoria catastale B8, che corrisponde ai magazzini sotterranei un tempo adibiti a conservare le derrate alimentari.
Attualmente questo tipo di utilizzo e finalità in pratica non esiste più e la relativa categoria non viene più utilizzata.
L’IMU per la categoria catastale B8: come calcolarlo
Bisogna premettere che è molto importante conoscere la categoria catastale di riferimento di un immobile, in quanto non si tratta di una mera classificazione astratta e priva di scopo.
Al contrario, l’appartenenza a una specifica categoria catastale serve soprattutto come punto di partenza per il calcolo di tasse e imposte relative alla proprietà immobiliare, e quindi ha una finalità molto pratica.
Chi possiede un edificio destinato al deposito di merci e prodotti deve fare riferimento al gruppo catastale C, che identifica i locali a uso commerciale, come:
i negozi;
i laboratori per arti e mestieri;
le autorimesse;
i magazzini per il deposito delle merci.
In particolare, questi ultimi includono cantine, mansarde, solai e locali di deposito e sono identificati come categoria catastale C2.
Pertanto, per il calcolo delle tasse è a questa categoria che bisogna fare riferimento anche per i vecchi magazzini sotterranei destinati alla conservazione degli alimenti. Per calcolare a quanto ammonta l’IMU per questo tipo di edifici, bisogna partire dalla rendita catastale e rivalutarla del 5%.
Il valore ottenuto va moltiplicato per un coefficiente, che varia in base alla categoria catastale e che per la categoria C2, alla quale appunto bisogna fare riferimento, è 160.
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