Il Green Deal europeo ha piantato una nuova bandierina verde sulla strada che entro il 2050 ci porterà a vivere nel primo continente a emissioni zero. L’Unione Europea ambisce a essere la prima area del mondo a impatto climatico zero, sia in strada, con la circolazione di auto totalmente elettriche, che in casa. Lo stop alle caldaie a gas sarà la condizione inderogabile per vivere in case green. Il passaggio avverrà gradualmente, e per tappe, con scadenze che hanno trovato l’intesa tra gli Stati membri. Ecco tutto quello che c’è da sapere: dalle date, agli adeguamenti.
Cosa devono avere le case green
La casa ecologica (o casa green, dal nome della direttiva Ue) deve essere completamente sostenibile, dai materiali edilizi agli impianti di riscaldamento e raffrescamento. Dal primo “mattoncino” normativo, ora si è passati a un accordo tra le istituzioni europee e gli Stati membri. La casa green del futuro comincia a prendere forma nella direttiva “Energy Performance of Buildings Directive” (EPBD). L’UE vuole recidere definitivamente il legame con gli Stati produttori di combustibili fossili inquinanti.
Tra le misure per le case green condivise a Bruxelles è previsto lo stop alle caldaie a gas. Ecco come prepararsi in casa, come e quando affrontare il cambiamento della transizione energetica.
Quando verranno abolite le caldaie a gas?
Il cambiamento non poteva essere repentino, tanto che gli Stati membri dell’Unione Europea hanno dovuto faticare non poco per raggiungere un accordo possibile e soddisfacente per tutti, compresi i cittadini che dovranno fare i conti con le proprie tasche e le abitudini di vita.
Il passaggio definitivo alle fonti energetiche rinnovabili prevede lo stop alle caldaie a gas, tra le principali cause di inquinamento e di dipendenza dai combustibili fossili.
In un primo momento il divieto era stato fissato entro il 2035. I nuovi accordi prevedono lo stop definitivo nel 2040, ma già dal 2025 non sarà più possibile ottenere incentivi sulle caldaie autonome.
Chi ha una caldaia a gas deve sostituirla?
No, perché lo stop alle caldaie a gas varrà per le nuove installazioni, ma anche per chi intende sostituire l’impianto già esistente, che dal 2040 non sarà più a norma. Fino a quella data dovranno passare molti anni, un tempo più che sufficiente per gli adeguamenti e per gli acquisti tramite incentivi europei e statali.
Il dibattito è ancora aperto sulla possibilità di imporre un limite minimo ai rendimenti stagionali, standard che non si possono raggiungere con una caldaia a gas. Per raggiungere i livelli di efficientamento elevati occorrerà intervenire con la pompa di calore, quella geotermica o con gli impianti a biomassa.
Divieto caldaie e gas e casa green in tappe
Sintetizziamo per tappe il processo che porterà alla definitiva “rottamazione” delle caldaie e gas e degli impianti inquinanti.
2025: stop agli incentivi per acquistare le caldaie autonome;
2030: è la data entro cui tutti gli edifici residenziali dovranno ridurre il consumo di energia del 16%;
2030: da questo anno le nuove case dovranno essere costruite secondo i nuovi standard green, ossia a emissioni zero (dal 2028 per gli edifici pubblici);
2035: è la data entro cui il consumo di energia nelle case dovrà essere ridotto del 20-22%;
2040: divieto definitivo delle caldaie a gas nei Paesi Ue, che vale per chi deve comprare un nuovo impianto di riscaldamento o sostituire il vecchio. Dal 2040 non saranno più prodotte e vendute.
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