La revisione della Direttiva sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici, meglio conosciuta come Case Green, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Ora spetterà agli Stati membri recepire la normativa e definire le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Nonostante le modifiche apportate in questi due anni e mezzo dalla prima proposta di revisione, il testo attuale, molto “ammorbidito” riguardo gli obiettivi da raggiungere, impone agli Stati di intervenire su una vasta parte del patrimonio immobiliare più energivoro.
Ma quali saranno i costi di questa riqualificazione per i cittadini?
La riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano
Il patrimonio immobiliare italiano è per la maggior parte datato, con oltre il 61% delle abitazioni (7,6 milioni di unità su 12,5 milioni totali) nelle peggiori classi energetiche (F e G). Questi edifici saranno i primi a dover essere riqualificati secondo le direttive europee.
Secondo le stime dell’ENEA, una larga parte del patrimonio immobiliare italiano si trova nelle classi più basse di prestazione energetica: il 34% delle abitazioni è in classe G, il 23,8% in classe F e il 15,9% in classe E.
In questa tabella riportiamo le differenze nelle percentuali di immobili dal punto di vista energetico nei diversi paesi europei.
Paese | % di immobili di classe energetica F e G |
Italia | Oltre il 60% |
Germania | 45% |
Spagna | 25% |
Francia | 21% |
Quanto ci costerà riqualificare casa?
Secondo le stime di Unimpresa, il costo della riqualificazione energetica delle abitazioni in Italia nei prossimi 20 anni sarà di circa 266,7 miliardi di euro. Questo comporterà una spesa media per famiglia compresa tra i 20.000 e i 55.000 euro.
Le stime del Codacons confermano in parte queste cifre, indicando che la ristrutturazione di un’abitazione di 100 mq costerà tra i 35.000 e i 60.000 euro. Tuttavia, il mancato adeguamento energetico potrebbe portare a una svalutazione fino al 40% del valore immobiliare, rendendo ancora più pressante la necessità di interventi.
Oice, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura, ha fornito una stima dettagliata per la ristrutturazione di un appartamento tipo, collocato in un edificio di cinque piani costruito negli anni ’80, situato a circa 400 metri sul livello del mare e con una superficie media di 105 mq.
Il passaggio di classe energetica da G a D comporta un costo medio minimo di circa 40.000 euro per appartamento. Questo importo include interventi sull’involucro esterno, quali pareti, copertura e solaio sottostante al primo piano riscaldato. Tuttavia, un intervento più complesso, che preveda anche la sostituzione degli infissi, l’installazione di caldaie efficienti e di un impianto fotovoltaico condominiale, potrebbe aumentare i costi di ulteriori 20.000 euro per appartamento.
I dettagli dei costi
Per adeguarsi alle richieste della Direttiva Case Green e migliorare le prestazioni energetiche degli edifici residenziali, saranno necessari vari interventi. Ecco una panoramica dei lavori più comuni e i relativi costi stimati:
Intervento | Descrizione | Costo Stimato |
Installazione del cappotto termico | Costi variabili in base al materiale e alla collocazione territoriale | 180 – 400 euro al mq |
Sostituzione infissi e serramenti | Per migliorare l’isolamento termico | 10.000 – 15.000 euro |
Installazione di una nuova caldaia a condensazione | Per una casa di 100 mq | 3.000 – 8.000 euro |
Installazione di un impianto fotovoltaico | Per impianti da 3 kW | 7.500 – 10.500 euro |
Non solo costi: arriva il “green premium”
Un’analisi condotta da Nomisma rivela che la riqualificazione energetica delle abitazioni può aumentare il loro valore di mercato dal 15% al 25%. Questo green premium sottolinea l’importanza delle politiche di incentivazione per la riqualificazione degli edifici, che dovrebbero essere interpretate come strumenti di redistribuzione economica.
Secondo uno studio della Banca d’Italia, le abitazioni che rientrano nelle prime quattro classi di efficienza energetica (A1, A2, A3 e A4) possono essere vendute con un prezzo del 25% più alto rispetto a quelle in classe G, a parità di dimensioni e ubicazione. Questo aumento di valore è legato alla riduzione dei costi energetici futuri, rendendo le case più appetibili sul mercato. L’aumento di valore varia a seconda della regione. Il valore delle abitazioni aumenta dopo una riqualificazione perché si riducono i costi energetici futuri. Oltre alle caratteristiche tradizionali come tipologia, dimensioni e ubicazione, la classe energetica è diventata un fattore fondamentale nella determinazione del prezzo. La classe A, in particolare, rende un immobile molto più appetibile.
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